Il Napoli non passa a Belgrado

0-0 contro la Stella Rossa, rimpianti per le traverse di Insigne e Rui

1537304382374_GettyImages-1035665196 1.jpgSara' stato l'effetto Marakana, ma alla fine un Napoli sicuramente superiore porta a casa soltanto un punto da Belgrado. Non e' poco, ma soprattutto non e' tanto se le altre due squadre del girone si chiamano Psg e Liverpool. Finisce 0-0 in Serbia e gli azzurri tornano a casa con il rimpianto di una traversa e mezza (Insigne la timbra, Mario Rui la scheggia), ma anche di qualche palla-gol non concretizzata per quel pizzico di cattiveria sotto-porta che oggi e' mancata.  

Si comincia con Ancelotti che schiera Fabian Ruiz in regia, optando per un 4-4-2 che in un attimo puo' trasformarsi nel 4-3-3, vestito del Napoli di questi ultimi anni. Callejon e Zielinski sono i laterali di centrocampo, ma sono anche le prime punte esterne se c'e' da sostenere l'azione, con il polacco che ha anche la licenza di accentrarsi e di giocare da trequartista puro. La coppia d'attacco e' formata da Milik e Insigne. Dall'altra parte dal mitico tunnel del Marakana esce una Stella Rossa che sulla carta si schiera con il 4-2-3-1, ma che in realta' si dispone con un prudente 4-5-1 dove l'ex Genoa, Sassuolo, Atalanta e Latina, Richmond Boakye, e' la punta centrale, mentre in mezzo agisce un'altra vecchia conoscenza del calcio italiano, l'ex Samp e Bologna, Nenad Krsticic.  

La superiorita' del tasso tecnico azzurro non e' in discussione, la differenza e' evidente. Fabian Ruiz conferma di avere qualita' e intelligenza tattica, mentre Zielinski e Insigne hanno spunti che spaventano i serbi. L'inedito di Belgrado e' un Allan non in serata: diversi errori, un cartellino giallo al 17° e il rischio di prendere il secondo al 37°. Basta poco al Marakana' per accendersi, Boakye ci prova ma non spaventa Ospina e in realta' solo sui due falli commessi dal brasiliano del Napoli, lo stadio diventa bolgia. In realta' succede, ma e' solo un enorme sospiro di sollievo, anche al 18° quando Insigne inventa uno splendido diagonale destro dai 25 metri che si stampa sulla traversa. Funziona l'intesa polacca Zielinski-Milik, il primo al 29° fa una grande giocata a centrocampo, difende palla, salta due avversari e imbecca il secondo che di destro impegna Borjan. Copione simile al 44°, il binomio che produce la palla-gol e' sempre "made in Polska", ma il portiere serbo e' attento e presente. Si va negli spogliatoi sullo 0-0, meglio un Napoli discreto, sfortunato sul legno di Insigne, ma non abbastanza cattivo per sbloccare il risultato.

Nella ripresa nessun cambio e Napoli che nei primi minuti da' l'impressione di essere piu' convinto. Ci prova Allan, ma non spaventa Borjan che, invece, all'11° puo' solo pregare sulla splendida punizione di Mario Rui il cui sinistro accarezza la traversa. La Stella Rossa non punge anche se il destro tutt'altro che irresistibile del neo-entrato Jovancic mette in crisi Ospina. La replica e' di Zielinski, ma Borjan c'e'. Ancelotti la vuole vincere e, al 16°, inserisce Mertens per Allan arretrando Zielinski. Il belga e' subito pericoloso, ma da buona posizione non trova la porta. Al 22° la trova Callejon, ma il suo sinistro trova la risposta di Rodic sulla linea.

Ancelotti cerca dalla panchina la chiave del match: dentro Hamsik e Ounas per Zeilinski e Callejon, forze fresche per due tra i migliori in campo. Ci prova Insigne, ma in qualche modo Borjan si salva. Non riesce a sbloccarla il Napoli e rischia anche al 35° sul destro di Boakye che Ospina, questa volta bravo e sicuro, blocca a terra. Non succede altro, la Stella Rossa continua a controllare, la scossa dei cambi non arriva e si chiude sullo 0-0. Se si tratta di un mezzo passo falso lo diranno le prossime partite, intanto il Napoli torna a casa con un punto e quattro cartellini gialli che un peso possono averlo.

I NUMERI DELLA PARTITA 

  • visualizzazioni
  • condividi
  • pubblicato18.09.2018
  • voto [an error occurred while processing this directive]
    ;;;;;
guarda anche
    [an error occurred while processing this directive]